Da qualche giorno in tv e sui media impazza la pubblicità della nuova emissione di BTP Valore, che avrà luogo dal 26 febbraio al 1° marzo e che avrà una durata di sei anni e un premio fedeltà per chi deterrà il titolo fino a scadenza. E ancora una volta noi Consulenti che, da sempre crediamo nell’importanza di investire in modo consapevole in base alle proprie esigenze e ai propri obiettivi di vita, parliamo di Pianificazione Finanziaria, dell’importanza di diversificare e di non concentrare il rischio su un unico investimento ci troviamo difronte alla notizia che il primo giorno di collocamento del BTP valore si sono superati 6 miliardi di raccolta.
Io ritengo il BTP Valore uno strumento interessante ma non valido in assoluto e questa è una regola che vale per tutti gli investimenti. Per cui se inserito nei portafogli in percentuali corrette e se risponde alle proprie esigenze e ai propri obiettivi di investimento potrebbe avere un senso comprarlo ma diversamente solo per ottenere un rendimento a mio parere è una scelta errata.
Cambiano i tempi e le abitudini ma, nonostante i fallimenti, di grosse Banche e Aziende avvenuti in questi anni, l’introduzione delle CACs , le difficoltà che l’Italia stessa si è già trovata a dover affrontare durante la crisi del debito europeo nel 2011 e la recente situazione venutasi a creare a causa dell’innalzamento dei tassi, la promessa di un rendimento con l’aggiunta di un premio finale riesce ancora ad attrarre gli italiani.
Ma attenzione, però perché nel 2011 così come negli anni 2021- 2023 chi ha liquidato il proprio investimento in BTP per sopraggiunte necessità, si è trovato a realizzare fortissime perdite.
Come si evince dal grafico
ll BTP Valore come tutti i titoli di Stato è garantito dallo Stato italiano, e certamente tutti speriamo che sia in grado di far fede a tale garanzia, ma non dimentichiamo che il 2023 si è chiuso con 2.862,8 miliardi di euro di debito pubblico e indirizzare i propri investimenti verso chi ha un’esposizione al debito così elevata, oltre essere un’usanza tipicamente italiana e di pochi altri Paesi, non può essere certamente una scelta esente da rischi. Caro risparmiatore ti faccio alcune domande per riflettere un po’Hai mai pensato che se dovesse succedere qualcosa di negativo oltre ai tuoi investimenti in Btp tu hai in Italia il tuo lavoro, la tua azienda, la tua pensione e i tuoi conti correnti con un rischio di concentrazione elevato?
Qual è il motivo per cui ti fidi di ciò che viene promosso in tv o sui media facendoti sognare un roseo futuro solcando i mari in fantastiche navi da crociera?
Perché sottoscrivi questi BTP senza sincerarti che questi rispondano alle tue esigenze ?
Perché se si parla di BTP sei disposto/a ad aspettare la naturale scadenza anche se molto lunga e quando si parla di altri investimenti vuoi controllare giornalmente l’andamento degli stessi e se questi hanno una lieve flessione entri nel panico?
Credo di conoscere la risposta: Il rendimento è garantito Ma il punto è proprio che questo investimento non ti garantisce nulla se disinvesti prima della scadenza o se, per vari motivi che non dipendono da te, la situazione del Paese cambia, se cadono i Governi o se l’inflazione sale o se le Banche Centrali cambiano politica.
Ti sei mai chiesto come mai la maggior parte dei Consulenti finanziari sconsigliano l’acquisto di BTP se non in linea con esigenze e obiettivi ?Anche questa risposta penso di conoscerla: LORO (i Consulenti Finanziari) non ci guadagnano abbastanza Beh! Non è così. La maggior parte di noi li utilizza ma in modo corretto rispettando una diversificazione oppure o all’interno di fondi di investimento che consentono un migliore controllo del rischio. Ma poi tu davvero pensi che le Banche e lo Stato ti facciano un regalo? Pensaci e se vuoi approfondire l’argomento contattami
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