I Frontier Markets
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Pubblicato il 19 novembre 2021
Farida Khambata della International Finance Corporation nel 1992 ha coniato questo nome per descrivere i mercati azionari dei paesi più piccoli in via di sviluppo che hanno un’economia più sviluppata di quella di un paese meno sviluppato, ma troppo piccola o rischiosa per essere classificata come un’economia di mercato emergente.
Quali sono i paesi che vengono considerati parte dei mercati di frontiera? Nel continente africano troviamo Egitto, Nigeria, Ghana e lo Zambia. In Europa orientale ci sono l’Ucraina, il Kazakistan, l’Uzbekistan e la Serbia che stanno attraversando un momento di importanti riforme economico-politico e offrono opportunità molto interessanti. In Asia troviamo Vietnam, Sri Lanka, Bangladesh e Laos. L’America Latina rimane un terreno molto impegnativo con società divise e situazioni politiche instabili ma l’Uruguay e la Repubblica Dominicana rappresentano delle eccezioni con economie molto resilienti. Il benchmark di riferimento è l’indice MSCI Frontier Markets e include 27 paesi .
Quali sono le opportunità e rischi dei Frontier markets? Gli investitori istituzionali seguono questi mercati ormai da tempo e sempre con maggiore attenzione in quanto le relative economie si trovano in contesti simili a quelli dei mercati emergenti di 10 o 15 anni fa e quindi ciò che fa gola è scegliere l’asset giusto con un market timing ottimale. Questi mercati tendono però a essere più rischiosi dei mercati emergenti per il basso livello di liquidità , le instabilità economiche e politiche e le scarse informazioni. Pertanto prima di inserirli nel proprio portafoglio è bene fare con il Consulente Finanziario un’attenta analisi delle proprie esigenze e del tempo che si ha a disposizione e scegliere con attenzione il team di gestione specializzato su questi mercati.
https://www.msci.com/documents/10199/f9354b32-04ac-4c7e-b76e-460848afe026
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